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La malattia perimplantare ad eziologia batterica: Terapia non chirurgica

Studio dentistico associato Lombardo  >  Blog  >  La malattia perimplantare ad eziologia batterica: Terapia non chirurgica

G. LOMBARDO,S. ZEN, L. NICOLIS, E. CAMPANARO,
14° Congresso Nazionale del “Collegio dei Docenti di Odontoiatria”- Roma, 18-21 Aprile 2007.

Le infezioni perimplantari ad eziologia batterica sono un’evenienza ormai di facile riscontro nella pratica clinica quotidiana. Scopo di questo lavoro è quello di delineare in base ai dati presenti in letteratura il ruolo della terapia non chirurgica nel trattamento delle infezioni perimplantari. Le possibilità terapeutiche e i risultati clinici che l’approccio non chirurgico può offrire nel campo della terapia della malattia perimplantare sono diverse a seconda del quadro clinico che l’operatore deve affrontare: nel caso della mucosite l’approccio non chirurgico è in grado di dare una completa guarigione dei tessuti perimplantari; nella perimplantite invece, dove è presente il coinvolgimento del tessuto osseo perimplantare, tale approccio terapeutico può solamente portare alla risoluzione del quadro infiammatorio senza una completa “restitutio ad integrum”. L’igiene orale domiciliare è risultata essere di fondamentale importanza per la prevenzione dell’infiammazione e il mantenimento della salute dei tessuti molli attorno agli impianti. Tra i diversi strumenti valutati in letteratura, le curette in plastica, così come gli strumenti meccanici con punte rivestite in Teflon, si sono dimostrati in grado di rimuovere efficacemente placca e tartaro dalle superfici implantari. Tuttavia nel trattamento non chirurgico delle perimplantiti, curette e ultrasuoni non hanno dimostrato alcuna efficacia qualora non siano associati ad un presidio farmacologico topico o sistemico. Per quanto riguarda l’utilizzo del Vector,  gli Autori lo ritengono in grado di dare risultati superiori in termini di riduzione dei valori di infiammazione, rispetto alle curette. Risultati soddisfacenti sono stati ottenuti anche con il laser Er:YAG e CO2. Da questa analisi appare chiaro come l’igienista dentale svolga un compito di fondamentale importanza in termini di prevenzione e terapia delle infezioni perimplantari.

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